Anche Chester ci ha lasciati

Altra tragedia nel mondo della musica rock; Chester Bennington, cantante dei Linkin Park si è tolto la vita.

Sei qui, di fronte al PC, e pensi se sia il caso di scrivere qualche riga il giorno in cui Chris Cornell avrebbe compiuto gli anni, valutando che forse è meglio evitare e lasciare che il lutto si riassorba da se, quando arriva l’ennesima mazzata alla quale non vuoi credere.

Questo annus horribilis (in realtà anni) della musica non accenna a finire sacrificando l’ennesima vittima sul proprio altare, un’altra vittima del cane nero della depressione.

Le circostanze della morte per quanto si sa, se possibile, sono ancora peggiori della notizia in se: Chester, caro amico di Chris, per il quale aveva cantato una commovente vesrione di Aleluia il giorno del funerale, il giorno in cui Chris avrebbe compiuto gli anni, si è tolto la vita impiccandosi come l’amico.

Incredulo, il pensiero va all’estate del 2001,  Hybrid Theory era già uscita da qualche mese e, in giro per il mondo, discutevo con gli amici di questo nuovo gruppo, di quanto il il loro crossover fosse una novità significativa e piacevole; insomma quelle note finirono per essere la colonna sonora indimenticabile di una estate particolarissima.

Oggi, con questa notizia, un ulteriore pezzo dei miei, dei nostri ricordi, transita in un passato che, purtroppo, è sempre piu remoto, facendo apparire il tutto lontano e mai più afferrabile. L’ennesimo capitolo chiuso di una vita.

Passerà anche questa, supereremo l’ennesima brutta notizia, un po più tristi, ma sempre convinti che la musica, le sensazioni che ci ha dato e ci darà sempre, i ricordi che automaticamente accende nelle nostre menti, siano la sola via per la catarsi.

Ciao  Chester, what have you done…

“So let mercy come and wash away
What I’ve done”

 

 

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