Secondo quanto riportato nella biografia diJim Morrison“Break On Through: The Life and Death of Jim Morrison”, ci sarebbe stato un “incontro” tra due mostri sacri del rock.
“L’incontro tra Jim eJanis Joplinè diventato leggendario.PaulRotchildin quel periodo decise che Morrison e la Joplin dovessero conoscersi, e dal momento che lavorava con entrambi fece il possibile per farli incontrare. Successivamente descrisse l’episodio a Blair Jackson di Bam Magazine: ‘Ho pensato, sono il Re e la Regina del rock ‘n’ roll. Devono incontrarsi. Per cui ho dato loro appuntamento ad un party aHidden Hills. Si sono presentati entrambi sobri, e hanno cominciato subito ad andare d’accordo. Jim era affascinato da questa strepitosa ragazza, e ovviamente anche Janis era rimasta colpita dall’innegabile fascino di Morrison.
In quel periodo Jim eraubriacoper la maggior parte del giorno, e così avvenne anche a quella festa. Cominciò a bere e il suo atteggiamento divenne rude, maleducato, quasi violento. Improvvisamente cominciò a comportarsi come un cretino, un “disgustoso” ubriaco. E Janis, che era una “affascinante” ubriaca, si stancò ben presto di lui. Beh, più Janis lo rifiutava, più Jim ci provava. Alla fine Janis si avvicinò, mi disse: andiamocene.. e andò verso l’auto.
Ma Jim non era intenzionato ad accettare un no come risposta, così quando Janis salì in macchina lui la afferrò per i capelli. Beh, Janis prese dal sedile di fianco una bottiglia diSouthern Comfort, uscì furibonda dall’auto e gliela ruppe in testa. Poi gli urlò «Vaffanculo Jim Morrison, sai cosa ti dico? La musica deiDoorsm’ha sempre fatto cagare!».
Il giorno dopo, incontrai Jim e mi disse: – Che donna straordinaria! Posso avere il suo numero di telefono?- Ho dovuto rispondergli che Janis non pensava che fosse una buona idea. Povero ragazzo, si era preso una bella cotta!”
Che gran coppia sarebbe stata…!almeno musicalmente…
Era il 19 marzo 1990, quando Andrew Wood, cantante dei Mother Love Bone, moriva per overdose.
Questo fatto, di per se tragico, ha costituito un nodo fondamentale per l’evoluzione planetaria del Grunge.
Da quel 1990, il Seattle sound avrebbe costituito una vera e propria rivoluzione musicale per una intera generazione che, per niente affascinata da lacca e lustrini del rock di derivazione anni ottanta, stava cercando qualsoca di più concreto e disillusao in cui rispecchiarsi.
Insomma, il grunge, piaccia o meno, rappresenta uno dei movimenti musicali e culturali di un intero decennio e, con esso, di una intera generazione. La mia.
Ecco perché, per chi l’ha vissuto, ma anche per chi non c’era e vorrebbe approcciarsi al grunge, indico quelli che, per me, sono i 10 album essenziali di questo genere.
Ovviamente l’elenco è del tutto soggettivo e molti, anche più competenti, potrebbero indicare titoli differenti.
Gli album che seguono non hanno un ordine preciso: non sono in ordine di uscita, o di importanza. Diciamo che sono in ordine di ricordo.
Nirvana – Nevermind (1991)
Sul primo titolo direi nessuna sopresa. Nevermind dei nirvana è l’album che, per eccellenza, ha diffuso il grunge nel mondo.
Certamente, il rovescio della medaglie è che probabilmente è anche l’album più inflazionato dell’intero genere musicale.
Rimane però, almeno per me, un capolavoro: un album fondamentale che, ancora oggi, si lascia ascoltare d’un fiato, senza salti.
Impossibile dire qualcosa su nevermind che non sia già stato detto, quindi meglio non aggiungere altro.
Pearl Jam – Ten (1991)
Anche sul secondo poca fantasia. Persi troppo presto i nirvana per la tragica fine di Kurt Cobain, i Pearl jam rappresentano certamente uno se non IL mio gruppo fondamentale.
Per la loro nascita è decisiva la morte di Wood come chiunque abbia anche solo vagamente sentito parlare di grunge sa: Stone Gossard e Jeff Ament, chitarra e basso dei MLB, costituiscono l’ossatura anche dei Pearl Jam che, dopo il progetto Temple Of The Dog, acquista anche la partecipazione fondamentale di Eddie Vedder (ma ci torneremo).
Ten, il loro album di debutto, è propbabilmente uno dei migliori prodotti dalla band e, a mio avviso, uno dei migliori album di debutto in assoluto, ma sono di parte. Non è forse quello che sceglierei come album migliore in senso assoluto dei PJ, visto che VS, Vitalogy e No Code per molti versi hanno anche lati migliori e piu maturi, ma è il primo, quello che me li ha fatti amare e quindi scelgo lui.
la badn per lungo tempo riufiutò il mondo mainstream, basti pensare che Black, uno dei pezzi fondamentali, meglio costruiti e più noti dell’album, non venne mai pubblicato come singolo.
Soundgarden – Badmotorfinger (1991)
Dopo aver ricordato Nirvana e Pearl jam, non avrei potuto mettere altro che i Soundgarden.
Inizialmente forse più di nicchia rispetto al successo planetario delle altre due band, dallo stile più derivante dal lato metal del grunge e per questo anche più oscuro, i Soundgarden potevano contare su una delle voci più belle della scena di Seattlte: Chris Cornell.
Nel 1991 i Soundgarden lavoravano insieme già da sette anni e avevano all’attivo già due album. Fu con Badmotorfinger però che l’onda grunge travolse anche loro.
Mother Love Bone – Apple (1990)
Apple è il primo e unico album dei MLB visto che Wood è morto prima dell’uscita , lasciandoci con un assaggio di ciò che il gruppo avrebbe potuto essere e (involontariamente) dando il via a molto di quello che è stato il Seattle Sound
Stone Temple Pilots – Core (1992)
Core è l’album di debutto degli STP e decisamente anche quello dal suono più grunge. In quegli anni qualsiasi cosa veniva prodotta a Seattle veniva assorbita dal mercato discografico perennemente assetatao dalla novità e alla ricerca del nuovo Nevermind. Gli STP non fecero differenza e, pur con qualche critica di chi li vedeva solo come l’ennesimo tentativo di gruppo clone, fecero uscire un album, forse acerbo, ma decisamente bello, con singoli di successo come Creep o Plush. Immancabili in una raccolta grunge.
Alice In Chains – Facelift (1990)
Fra le band grunge, una di quelle dall’influsso più marcatamente metal e, peraltro, una delle prime in assoluto ad essere conosciuta a livello planetario, ancor prima dell’esplosione di Nevermind.
Facelift è, anche nel caso degli AIC, l’album di debutto che la band ha voluto dedicare alla morte di Wood. La scena di Seattle era del resto molto fluida; le band si conoscevano tutte, si trovavano spesso e coltivavano rapporti personali, anche d’amicizia, che hanno fra l’altro portato alla creazione di una influenza artistica comune, in fin dei conti base stessa del grunge.
Il singolo Mand in the Box fu il primo il cuio video venne inserito in heavy rotation da MTV, garantendo alla band un buon successo e, soprattutto, permettendo al grunge di uscire dall’ambiente meramente underground di Seattle .
Screaming Trees – Uncle Anesthesia (1991)
Gli ST si formano ben prima dell’esplosione grunge, sempre nel nord-ovest raprpesentato dallo Stato di Washington. Uncle Anesthesia è però il loro primo album con una major e riprende molto da vicino le sonorità tipicamente grunge, pur se con qualche influsso derivante dalla scena psyco- west coast anni 60. Non è il loro lavoro più conosciuto, ma è quello che ascolto piu volentieri.
Temple Of The Dog – Temple Of The Dog (1991)
Con i TOTD entriamo nel mondo dei supergruppi. Eviterò qui di scrivere la storia di questo progetto, di come il tutto sia nato come tributo a Wood, di come si sia poi arrivati ai Pearl jam, semplicemente perchè ne ho gia scritto qui, resta comunque il fatto che per , a mio modestissimo avviso, stiamo parlando di un capolavoro assoluto.
Basta leggere la formazione per far venire la pelle d’oca: Chris Cornell (voce); Eddie Vedder (voce in Hunger strike e cori), Stone Gossard (chitarra) Mike McCready, (chitarra), Jeff Ament (basso), Matt Cameron (batteria).
Immancabili come pezzi da citare, Say Hello 2 Heaven, ballads dedicata a Wood e, ovviamente, Hunger Strike, in cui le voci di Cornell e Vedder assieme creano un momento da brividi.
Mad Season – Above (1995)
Anche con i MS siamo nel mondo dei supergruppi. Above, purtroppo unico loro album, ci regala pezzi stupendi, musicalmente e sotto il punto di vista vocale.
Anche in questo caso per una lettura ulteriose su Above, rimando all’articolo che ho scritto qualche tempo fa sul gruppo.
Semplicemente immancabile.
Singles Original Sounsdtrack (1992)
Ero obiettivamente un po indeciso se mettere o meno “Singles”, la colonna sonora dell’omonimo film in questa lista: in fondo non è ne un album di un gruppo, ne un progetto con pezzi originali. A maggior ragione perchè di album da inserire in una lista di grunge ce ne sarebbero ancora tantissimi: basti pensare, per esempio, ad altri lavori dei Pearl Jam (come Vs.) o dei Soundgarden. Oppure Gish, album di debutto degli Smashing Pumpkins.
Alla fine però ho pensato che la colonna sonora di quello che ad oggi rimane l’unico film ritrovatosi suo malgrado a divenire “manifesto grunge”, non potesse non essere inserito. Anche in questo caso ho gia scritto un articolo sul film e sulla colonna sonora a cui rimando chi dovesse essere interessato; per il resto, album tutto da asscoltare.